Scuola Cesare Battisti

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Dopo l' 8 settembre

Basta solo la scarna e, a volte, imprecisa cronaca affidata ai registri di classe dell'a.s.1943/44 a dare il senso della drammaticità della situazione di quell'anno.

La scuola inizia tardi, l'8 novembre invece che il solito primo ottobre, prosegue irregolarmente, con assenze di bambini, chiusure della scuola, trasferimenti di classi, finisce "all'improvviso", in anticipo, il 31 maggio 1944.

Fra tutti i registri, la relazione finale di un'insegnante di classe terza è quella più ricca di informazioni sugli avvenimenti legati in qualche modo al proseguire della guerra.

Qui sono riportati gli stralci più significativi, ma si può leggere anche la relazione integrale.

"Quest'anno scolastico è stato quanto mai disgraziato fin dal principio. La scuola doveva aver inizio l'8 novembre, poi per mancanza di aule disponibili, si venne nella determinazione di far funzionare solo le classi IV e V ... ...Poi si annunciò che con il 12 novembre anche le III avrebbero funzionato... ...Fino al 15 dicembre la scuola funzionò molto irregolarmente a causa dei continui allarmi aerei. Col 15 dicembre la scuola venne chiusa definitivamente perché il locale scolastico della C.Battisti venne requisito dall'autorità militare. Dopo una settimana di sospensione e precisamente il 17 gennaio, le classi terze ricominciarono a funzionare nei locali della scuola De Amicis, ma aimè in modo alquanto pietoso... ...La scuola continuò a funzionare fino al 27 marzo e cioè alla vigilia della grande incursione aerea sull'abitato di Mestre e Marghera. Da quel giorno anche per le rinnovate continue incursioni aeree non si presentò più alla scuola nessuna alunna. Così ebbe fine questo sfortunato anno scolastico"

Anche altri insegnanti riportano le stesse notizie, seppure con stili diversi. Dalla "relazione finale" di un registro di classe quinta - 33 alunni - scuola C.Battisti:

foto di una pagina del registro con la relazione finale

""La scuola si è aperta l'8 novembre (1943) (I° lezione); il 27 marzo (1944), dopo la seconda incursione su Mestre, funzionò irregolarmente. L'anno scolastico si è chiuso il 31 maggio, con gli scrutini"

Nella parte riservata alla "cronaca" di un altro registro, classe quinta femminile, l'insegnante annota con grande stringatezza:

foto di una pagina del registro

"28 marzo I° grande bombardamento. A scuola non si è presentata nessuna scolara 29 marzo presenti nessuno 7 aprile II° bombardamento 20 Aprile III° bombardamento ".

Dai registri emergono anche informazioni sulla (dura) vita quotidiana, specie in relazione ai bombardamenti e le conseguenze sulla frequenza e sullo studio:

foto di una pagina del registro

"La mia scolaresca in questa data si trova composta normalmente di 45 elementi, ma effettivamente arrivano appena ad una ventina di frequentanti. Gli assenti sono sfollati in campagna, si denotano fra i frequentanti continue assenze dovute a ragioni di carattere impellente. I ragazzi devono di tanto in tanto fare la coda al posto della mamma, occupata nelle faccende domestiche e nell'assistenza ai figli minori".

Il tempo passa ed ecco un'altra annotazione da un registro della scuola Battisti.

foto di una pagina del registro

"Ma dopo il bombardamento del 28 marzo (1944) le mie alunne - in gran parte sfollate - non si sono più presentate a scuola. Ora, alla chiusura dell'anno scolastico, per lo scrutinio mi sono basata sulle classifiche assegnate nel I° periodo scolastico. Sono state promosse n.ro 30 alunne su 31 frequentanti".

E ancora...

foto di una pagina del registro

"8 maggio 1944 In seguito all'offesa aerea nemica del 7 Maggio n.1 che ha distrutto l'appartamento nel quale abitavo sito in Via Oslavia... è andato perduto il giornale della mia classe che avevo compilato con cura in ogni sua parte. Con l'aiuto delle pagelle scolastiche e dei cartellini d'iscrizione, ho ricompilato il presente giornale tralasciando di scrivere la cronaca per mancanza di dati".

foto dell'attuale via Oslavia

La foto mostra una parte dell'attuale Via Oslavia che si trova alle spalle della scuola Battisti e a poche centinaia di metri dalla linea ferroviaria Venezia-Milano. Il numero civico citato nel registro, (ed omesso per rispetto della privacy), non esiste più mentre esistono ancora quello precedente e quello successivo. Tutta la via mostra le conseguenze della distruzione. Infatti, a case chiaramente costruite negli anni trenta, evidentemente salvatesi dai bombardamenti, si alternano condomini anni '50 e succ. forse costruiti negli spazi rimasti "vuoti" dopo le incursioni. Una riflessione personale a margine. Leggendo i registri di questo periodo colpisce non tanto quello che è scritto, quanto quello che non è scritto. Confrontandoli con i registri degli anni precedenti e di quelli successivi, (vedi AMARCORD precedenti), molto più vivaci, colpisce il fatto che, in alcuni, la parte della cronaca sia letteralmente vuota, e in altri si leggano solo le scarne e direi quasi asettiche note che si possono leggere in questa pagina. Ciò si contrappone alla drammaticità degli avvenimenti e della situazione politica in atto e ci induce a riflettere sul clima sociale di quel periodo.

Collegamenti alle pagine Amarcord

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